Avicoltura

Come allevare galline e realizzare un pollaio

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Come allevare galline e realizzare un pollaio famigliare? Oggi sempre più persone decidono di dedicare parte del loro tempo libero per tenere un piccolo gruppo di galline per motivi che vanno dall’autoproduzione di parte del proprio cibo al desiderio di avere accanto un pet alternativo. Ma mentre un tempo quest’attività era molto diffusa e le conoscenze di base dell’allevamento erano conosciute ai più, oggi il costante allontanamento di tante persone dal mondo rurale spinge molti a cercare anche online le informazioni indispensabili alla corretta gestione dei nostri avicoli. In questi anni abbiamo pubblicato molti articoli sulla gestione dei polli e sul loro allevamento, e in questa guida cercheremo di darti ancor più le nozioni necessarie a farlo con successo.
Andiamo quindi a vedere insieme come allevare galline e realizzare un pollaio famigliare

a woman gathering fresh eggs into basket at hen house in country

COSA VOGLIAMO DAVVERO?

Per iniziare ad allevare galline con successo dovrai avere le idee molto chiare su quelli che sono i motivi che ti spingono a realizzare un pollaio. Desideri avere solo qualche ovaiola per godere di uova fresche e genuine o stai cercando dei pet alternativi da tenere come animali domestici in giardino? Vuoi dedicarti alla selezione di una razza ornamentale, o invece hai necessità maggiori di produzione di uova e carne come i contadini di un tempo? Partire con le idee chiare ti permetterà di capire fin da subito su che tipologia di animali indirizzare le tue attenzioni e di quanti capi avrai bisogno; in base alla tua scelta infatti varieranno gli spazi e le esigenze minime basilari del gruppo di animali di cui ti dovrai occupare. Allevare galline e realizzare un pollaio non è difficile ma certo richiede un minimo di impegno, spazio e tempo, e sapendo da subito cosa vuoi ottenere saprai anche come partire col piede giusto.

Ad esempio, se la tua esigenza è quella di avere un approvvigionamento costante di uova per la tua famiglia, un piccolo pollaio famigliare dove allevare un gruppo di 5-6 ovaiole farà al caso tuo. Se invece vuoi dedicarti a una delle tante razze ornamentali avrai probabilmente bisogno di molto più spazio e di diversi box in cui tenere i vari gruppi di riproduttori per fare un’accurata selezione. Insomma per ogni esigenza ci saranno considerazioni differenti da fare.

QUALI GALLINE PRENDERE, E DOVE?

In base alle tue esigenze dovrai decidere quali galline prendere e dove acquistarle.

  • Se ti interessa solo allevare galline ovaiole per avere le uova per la tua famiglia, una buona scelta potrebbe essere quella di cercare o la Livorno bianca utilitaria, la regina delle ovaiole, oppure la ISA warren, altra ottima gallina da uova. Puoi trovarle senza grosse difficoltà nelle agrarie più fornite. Altrimenti potresti decidere di cercare altre razze di galline ovaiole, magari scegliendole tra quelle autoctone italiane. 

  • Se cerchi invece galline ornamentali per avere accanto un pet alternativo o per partecipare alle esposizioni, hai solo l’imbarazzo della scelta riguardo alla razza da allevare. Potresti indirizzarti verso le galline che fanno uova colorate, come le Marans o l’Araucana, a razze prettamente ornamentali come la Padovana Gran Ciuffo o alle tante razze nane di polli. Di norma queste razze si trovano difficilmente nei mercati o nelle agrarie (o perlomeno vi si trovano difficilmente soggetti di buona qualità). Conviene quindi cercare allevatori specifici della razza che ti interessa, magari nei vari gruppi Facebook dedicati alle tematiche avicole o contattando le Associazioni di avicoltori o i Club di razza. Potrai metterti così in contatto con altri appassionati che ti aiuteranno a formare il tuo gruppo di riproduttori e magari in futuro anche ad esporre ai concorsi di bellezza avicoli i tuoi animali.

Per allevare galline e realizzare un pollaio conviene partire dalle uova (facendole schiudere magari in incubatrice), dai pulcini o dai riproduttori? Abbiamo già parlato di questo tema in altri articoli, ma in generale se si allevano razze pure ornamentali forse è meglio partire acquistando i riproduttori, mentre se si allevano incroci commerciali o comunque animali da prodotto si può partire dai pulcinotti.

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ASPETTI BUROCRATICI

Per quanto possa sembrare strano, allevare galline e realizzare un pollaio non è un’attività priva di obblighi burocratici, per quanto non particolarmente pesanti. La legislazione relativa alla conduzione di un piccolo allevamento di avicoli nel nostro Paese può variare di regione in regione, ma in generale si può dividere in tre grossi gruppi:

  • Le normative a livello comunale, che regolano la possibilità o meno di tenere animali in determinate zone del comune, le distanze dei pollai dalle abitazioni, eventuali permessi edilizi in caso di pollai fissi e la necessità di garantire l’igiene pubblica e la salute dei cittadini.

  • Le normative a livello nazionale, volte a uniformare il monitoraggio sanitario, il commercio e la gestione degli animali allevati su territorio nazionale.

  • Le normative regionali, spesso temporanee, indirizzate di solito alla gestione delle emergenze sanitarie come l’influenza aviaria.

Il primo passo da fare sarà quindi quello di consultare il regolamento comunale per verificare la possibilità di allevare animali di bassa corte (avicunicoli) nell’area dove abiti. Spesso esistono limitazioni importanti per chi abita in centro urbano, che a seconda del Comune interessato possono variare dal divieto assoluto di allevamento a un numero massimo di capi allevabili piuttosto basso. Possono anche essere presenti indicazioni precise sulle distanze da mantenere tra pollaio e abitazioni o distanze minime tra ricoveri per animali e confini col vicinato.

Se poi esistesse la necessità di costruire pollai in muratura o un basamento in cemento dovrebbe venire aperta una pratica edilizia.

Per molti anni una delle normative di riferimento più citate è stata il Decreto Legislativo 16 marzo 2006, n. 158 che stabiliva di fatto l’obbligo per chiunque allevasse anche solo una gallina di munirsi di codice stalla. Per farlo è sufficiente richiedere l’apposito modulo “Richiesta di registrazione per le aziende di allevamento presso i servizi veterinari delle aziende sanitarie locali” presso gli uffici del servizio veterinario della ASL di competenza.

Alcuni anni fa è però stato emanato il Decreto Legislativo 2 febbraio 2021, n. 27  che di fatto, cambiando alcune definizioni (e in particolare quella di azienda) apre la possibilità di non registrare il proprio pollaio presso la ASL di competenza, almeno per piccoli pollai famigliari e fino a che si allevino non oltre 50 capi complessivi. Visto e considerato però che l’operazione è di fatto estremamente semplice, assolutamente non esosa e che senza il codice stalla è di fatto impossibile ottenere le ricette per la maggior parte dei farmaci o per i vaccini (anche quelli obbligatori) vi consigliamo comunque di farne comunque richiesta, per una maggior sicurezza vostra e dei vostri animali.

Vi ricordiamo che fino ai 250 capi l’allevamento ricade tra quelli per autoconsumo, e che fino ai 50 capi non è necessaria la registrazione dell’allevamento nella Banca Dati Nazionale, cosa invece indispensabile se si allevano tra i 50 e i 250 capi.

Negli ultimi anni poi l’avvicendarsi di diversi casi di influenza aviaria ha fatto sì che varie Regioni abbiano emanato normative specifiche che limitano l’accesso al pascolo o che dettano particolari indicazioni nelle caratteristiche che pollai e recinzioni devono avere. Contattate sempre l’ufficio veterinario dell’ASL di competenza per avere informazioni aggiornate in merito.

Una volta verificata la possibilità di allevare galline e realizzare un pollaio, dovresti procedere col capire che tipo di pollaio realizzare.

Some brown chickens and rooster in front of a wooden chicken hou

IL POLLAIO

Di tipologie di pollaio da realizzare possono essercene molte, ma in generale si possono fare differenti considerazioni in base al materiale di costruzione.

  • I pollai in muratura sono ovviamente robusti e duraturi, e riescono a garantire agli animali spazi più freschi in estate e riparati in inverno. Hanno lo svantaggio di richiedere permessi per la loro costruzione e di essere ovviamente costosi.

  • I pollai in legno sono piuttosto resistenti e, se si scelgono per le pareti assi di un certo spessore, riescono a offrire una discreta coibentazione. Col tempo possono però dare asilo a molti parassiti e in generale vanno protetti dagli agenti atmosferici.

  • I pollai in metallo possono essere igienici e facili da montare; spesso si trovano anche di piccolissime dimensioni, adatti a chi deve allevare pochi animali. Purtroppo tendono a surriscaldarsi in estate e raffreddarsi parecchio in inverno. Si trovano però oggi anche pollai in metallo con pareti parzialmente coibentate.

  • I pollai in plastica sono relativamente recenti e uniscono spesso un ottimo design a una grande facilità di pulizia; anche questi tendono a essere fortemente influenzati dalle temperature esterne e hanno il limite di essere di solito di dimensioni limitate.

Per allevare galline in salute il pollaio dovrebbe essere in generale una buona difesa contro i venti dominanti, con l’apertura principale esposta a sud – sud est. Ricordiamoci che specie d’inverno i polli temono i venti e gli spifferi più del freddo. In estate sarebbe importante che il pollaio avesse qualche apertura apribile nella zona superiore per creare un corretto ricambio d’aria.

Categoria di pollai a parte sono le arche mobili. Questa tipologia di pollai, che permettono di essere spostati da una parte all’altra del pascolo con facilità, sono adatti particolarmente a chi alleva piccoli gruppi di animali.

Se optiamo per pollai in plastica o metallo possiamo pensare di sistemare a loro protezione degli alberi o piante caducifoglie, che li proteggeranno dal sole diretto in estate e che in inverno perdendo la chioma lasceranno passare invece calore e luce.

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GLI SPAZI DEL POLLAIO

In generale possiamo dire che i polli che andrai ad allevare avranno bisogno di spazi precisi per poter vivere dignitosamente, in salute e con la possibilità di esprimere tutti i complessi comportamenti che li distinguono. Andiamo allora a vedere le differenti dimensioni che dovrebbero avere le varie parti del pollaio. Distinguiamo quindi tra ricovero notturno vero e proprio e recinto annesso.

Calcoliamo una densità di 3-4 polli per metro quadrato di ricovero notturno. Questa densità permetterà di mantenere il gusto grado di umidità della lettiera e garantirà che non si accumuli un eccesso di esalazioni ammoniacali nocive dovute alle feci. Circa un terzo della superficie del ricovero notturno dovrebbe essere occupato dai posatoi notturni. Il fondo del pollaio potrà essere ricoperto da uno strato di lettiera di alcuni cm, realizzato con materiale assorbente come truciolo depolverato di legno, fieno, o paglia.

Ai polli andrà data l’occasione di entrare e uscire dal ricovero notturno a piacimento, ma questo dovrà poter esser chiuso in caso di bisogno (ad esempio incursioni di predatori).

Al ricovero notturno dovrebbe essere sempre associato un recinto che permetta agli animali di razzolare in sicurezza. Possiamo calcolare uno spazio all’aperto di minimo 2 metri quadrati per ciascun pollo.

Il recinto del pollaio o quello dell’eventuale pascolo dovrebbero essere a prova di predatori. Se in zona vivono volpi o cani randagi, la recinzione dovrebbe risultare alta due metri, interrata per circa 50 cm, e sporgente verso l’esterno in alto per altri 50 cm. In caso di presenza di rapaci o corvidi potrebbe essere utile coprire con rete antipassero il recinto dove gli animali razzolano. Attenti alla presenza di ratti, che possono rivelarsi particolarmente insidiosi specie coi pulcini. Per limitarne la presenza dovrete curare al massimo l’igiene e minimizzare gli sprechi alimentari. 

LE ATTREZZATURE DI BASE

Il pollaio dovrà essere adeguatamente attrezzato in base al numero di animali che andremo ad allevare. In ogni pollaio dovranno essere presenti delle specifiche attrezzature fondamentali: abbeveratoi, mangiatoie, posatoi, nidi.

L’acqua dev’essere sempre presente e mantenuta il più possibile pulita. Gli abbeveratoi possono essere di vari tipi: se si allevano molti animali o se si ci si deve assentare a lungo possono essere comodi abbeveratoi collegati alla rete idrica che permettano un rifornimento costante, tramite appositi beverini, di acqua ai polli. Per allevare galline ovaiole in piccole quantità sono pratici anche gli abbeveratoi a serbatoio o a sifone, da mantenere sempre col piatto di abbeverata orizzontale. Se nel pollaio è presente una lettiera, questi possono essere posizionati sollevati su una griglia rigida per evitare di bagnare il materiale di fondo ed evitare che trucioli o altro possano intasare gli abbeveratoi.

galline e abbeveratoio

Nell’allevare galline devi tener conto che anche le mangiatoie andrebbero pensate in base al numero di animali che andrai ad allevare. Le tipologie di mangiatoia più comuni sono quelle a tramoggia o quelle lineari a barra. In ambo i casi calcola 10 cm di accesso alla mangiatoia per ciascun pollo. Per fare un esempio pratico, una mangiatoia a barra, accessibile da ambo i lati, lunga 50 cm, potrà sfamare 10 galline (5 da un lato, 5 dall’altro). Una mangiatoia a tramoggia del diametro di circa 50 cm potrà andar bene per circa una quindicina di capi. Non dimenticare se possibile di appendere le mangiatoie a tramoggia in modo che il piatto sia a livello del collo o della testa delle galline: in questo modo ridurrai di molto gli sprechi alimentari dovuti allo spargimento di cibo a terra.

Ti abbiamo già detto che i posatoi dovrebbero occupare circa un terzo della superficie del ricovero notturno. Essi andranno posizionati a circa 50-100 cm dal pavimento del ricovero, in base alla taglia e all’età degli animali. Ricorda che i polli sono uccelli e che amano dormire il più in alto possibile quando ne hanno la possibilità. Inoltre, visto che i polli espellono circa il 30% delle feci di notte, può essere una buona idea pensare di posizionare un cassone raccoglifeci sotto ai posatoi, in modo da facilitare la pulizia del pollaio. Quest’ultima andrà fatta regolarmente in modo da impedire che si accumulino troppe deiezioni nel ricovero notturno. I posatoi vanno posizionati in orizzontale, tutti sullo stesso piano, distanti 20 cm l’uno dagli altri. Calcola che ogni pollo avrà bisogno di 20-25 cm di posatoio per dormire.

Anche i nidi sono accessori molto importanti se decidi di allevare galline ovaiole. Va calcolato un nido di circa 25 x 30 cm di base ogni 3-4 galline. Se usi una classica cassettina, il fondo del nido andrà coperto con materiale morbido, come paglia o fieno, per impedire il più possibile che le uova si rompano. Può essere utile usare da subito dei nidi con cassetto raccogliuova, il cui fondo inclinato permette di accumulare tutte le uova prodotte in un cassettino apposito da cui potrai raccoglierle senza problemi e senza timore che le galline possano mangiarle.

galline e mangiatoia 2

ALIMENTAZIONE

È molto importante alimentare al meglio i nostri animali. I polli e gli avicoli in generale hanno esigenze alimentari ben precise, ma spesso ci sono vari miti sulla loro alimentazione che andrebbero sfatati. Ad esempio non possiamo nutrirli solo con pane e scarti della cucina, ma occorre scegliere un’alimentazione bilanciata in base al momento della vita degli animali. Ad esempio i pulcini hanno bisogno di alimenti con una percentuale di proteine più rilevante, che va a diminuire con l’età. Anche le galline ovaiole richiedono una componente proteica ben precisa. In questo senso può essere utile, specie se si è alla prima esperienza nell’allevare galline e realizzare un pollaio, utilizzare dei mangimi già pronti piuttosto che un mix di granaglie. I mix di granaglie hanno spesso un tenore in proteine troppo basso e andrebbero quindi addizionati con un’adeguata quantità di farina di soia o pisello proteico per essere validi. I mangimi hanno il vantaggio di essere pronti all’uso, ben bilanciati dal punto di vista nutrizionale e visivamente omogenei: questo può sembrare superfluo ma è molto importante perché le galline vedono benissimo e hanno gusti ben precisi. Se offrirai ad esempio un mix di granaglie, i polli potrebbero scartare tutte quelle che non amano (o a cui non sono abituati) e mangiare solo quelli di maggiore loro gusto. In questo modo la loro dieta sarà sbilanciata e aumenteranno gli sprechi alimentari. L’omogeneità dei mangimi aiuta molto a diminuire la capacità delle galline di sciupare il cibo.

1 commento

  1. A WordPress Commenter
    Novembre 17, 2024 a 9:03 am

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